La basilica paleocristiana di Santa Sabina, del V sec d. C., oltre ad essere un “unicum” nel suo genere possiede anche una singolare curiosità nelle decorazioni del suo portale ligneo, coevo alla basilica, su cui sono scolpite, su legno di cipresso, scene bibliche. Al termine delle guerre napoleoniche a distanza di qualche decennio dal congresso di Vienna, nel 1836, il restauratore del portale decise di incidere sul legno il proprio pensiero politico. Nella scena dove è raffigurato Mosè nell’atto di attraversare il Mar Rosso con gli egiziani “alle calcagna”, si nota, nel viso del faraone alla guida del carro (destinato ad una morte atroce) un volto familiare: quello di Napoleone.
Fabio Salemme